Implantologia
Introdotti in Italia negli anni ’80, gli impianti sono piccole viti in titanio (metallo altamente biocompatibile che non provoca rigetto) di lunghezza e diametro variabili che vengono inserite nell’osso mimando quella che è la funzione della radice dei denti.
In seguito all’osteointegrazione dell’impianto (intima unione con l’osso), lo stesso può essere utilizzato come base per riabilitare funzionalmente ed esteticamente i denti persi o mancanti per agenesia oppure costituire ancoraggio per le protesi mobili garantendo alle dentiere una stabilità altrimenti impossibile con le paste adesive.
Se ben posizionati e mantenuti con una perfetta igiene orale la durata degli impianti è stimata attorno ai 20 anni.
Impianto dentale: verifica della fattibilità dell’intervento
La fattibilità di un intervento di impianto dentale deve essere attentamente valutata in quanto esistono rigidi protocolli da rispettare e possibili controindicazioni. Il primo aspetto da valutare, tramite radiografie e TAC, è l’idoneità ossea al posizionamento dell’impianto (dimensioni e densità dell’osso).
Tali parametri sono importanti soprattutto per l’osso mascellare superiore che presenta una compattezza minore rispetto alla mandibola e per questo maggiormente a rischio (di fallimento).
Inserimento degli impianti dentali
Confermata la fattibilità dell’intervento, i protocolli chirurgici sono tre:
- Two stages: Inserimento dell’impianto sotto gengiva, attesa di 2 - 3 mesi per l’osteointegrazione e quindi riapertura della gengiva e posizionamento del moncone protesico;
- One stage: Inserimento dell’impianto lasciando il moncone trans gengivale, attesa di 2-3 mesi
- Carico immediato: inserimento dell’impianto e protesizzazione nella stessa seduta o nell’arco di poche ore
Sostituzione dente singolo
Esempio di ponte su due impianti
La fase chirurgica è totalmente indolore, infatti tutte le procedure vengono eseguite previo utilizzo di anestesia locale e nel caso il paziente lo richiedesse è possibile anche svolgere l’intervento in sedazione cosciente. Questo garantisce la massima sicurezza e il massimo confort in quanto spesso non si ha neanche memoria di ciò che è avvenuto.
Le tempistiche sono legate al numero di impianti che vengono inseriti, solitamente la seduta è di 45 min. - 1 ora fino ad arrivare a 2-3 ore nel caso di riabilitazioni complete della bocca.
Impianto dentale: postoperatorio
Uno degli aspetti che più intimoriscono i pazienti è la paura del dolore post-operatorio. A riguardo possiamo affermare che nella pratica quotidiana dello studio spesso è totalmente assente o si manifesta in modo lieve e quindi facilmente controllabile con i comuni farmaci antidolorifici. Questo grazie all’utilizzo di tecniche chirurgiche mini-invasive, all’utilizzo di materiali di eccellenza che garantisco un lavoro rapido e sicuro, e all’uso di farmaci specifici durante e subito dopo l’intervento. La sintomatologia post operatoria è facilmente controllabile con comuni antidolorifici associati a terapia antibiotica.
Molto importante è sottolineare che gli impianti dentali non possono causare alcun fenomeno di rigetto il cui meccanismo consiste in una risposta immunitaria del corpo che non riconosce come proprio ciò con cui è venuto a contatto.
Il titianio di cui sono costituiti gli impianti è infatti altamente biocompatibile e il suo utilizzo in campo medicale è ampio in tutte le discipline medico chirurgiche.
Quando un impianto viene “perso” i motivi sono sempre legati a situazioni in cui è controindicato il loro utilizzo o qualora vengano fatti lavorare in modo errato applicando stress meccanici eccessivi.
Impianto dentale: controindicazioni
Le controindicazioni si dividono in generali e locali. Controindicazioni generali sono tutte quelle situazioni che riguardano lo stato di salute complessivo del paziente. E’ sconsigliato effettuare un intervento implantologico a persone affette da gravi patologie sistemiche, immunodeficienze, diabete non compensato, importanti cardiopatie. Contrariamente a quanto si possa essere portati a pensare, l’osteoporosi di per sé non rappresenta una controindicazione ma è necessario valutare attentamente la situazione da caso a caso.
Controindicazioni locali sono rappresentate da: scarsa igiene orale, parodontite o piorrea (malattie di origine batterica che colpiscono i tessuti di supporto del dente), fumo.
Impianto dentale e igiene orale
L’igiene orale è importantissima in quanto gli impianti sono molto più vulnerabili all’attacco da parte dei batteri rispetto ai denti naturali. In presenza di grandi quantità di placca il rischio di insuccesso è elevato.
Impianto dentale e piorrea
La parodontite o piorrea, se non curata, rappresenta una controindicazione assoluta in quanto gli stessi batteri che causano l’insorgere della malattia vanno a minare la stabilità dell’impianto e ne pregiudicano la prognosi.
Impianto dentale e fumo
Anche il fumo, in misura legata al numero di sigarette, condiziona il successo implantare rallentando la capacità di guarigione e interferendo con l’osteointegrazione.
Perché scegliere l’impianto dentale
L’implantologia costituisce in ogni caso ad oggi, la migliore soluzione per sostituire i denti mancanti, e permette di riacquistare funzione nel masticare i cibi, un aspetto estetico, sicurezza nel parlare, sorridere, riconquistare fiducia in se stessi e di conseguenza migliorare la qualità della vita.
Guarda il filmato: Il Dr. Federico Morelli Coghi ci parla di Impianti dentali
Intervista a cura di DossierSalute.com
Domande frequenti sugli impianti dentali
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